domenica 20 dicembre 2015

Torta di scarola

Si tratta di una torta rustica che faccio spesso ed è tipica del periodo natalizio. 
È una pizza salata di origini napoletane a cui ho apportato alcune modifiche. 
Non uso la pasta da pane ma una sorta di brisèe casareccia (più facile e più leggera della brisèe e meno impegnativa della pasta da pane) e poi non metto uvette e pinoli per accontentare i gusti di tutti in famiglia.
Il risultato è veramente notevole ed è una soddisfazione vedere come le ragazze (notoriamente "allergiche" alla verdura) si spazzolano tutto!

Ingredienti
Per la pasta "matta"
100 gr di farina 0
200 gr di farina integrale
1 tazzina da caffè di olio
2 tazzine da caffè di vino bianco secco
1 pizzico di sale

Per il ripieno
600-700 gr di scarola
10 olive nere di Gaeta
1 cucchiaio di capperi dissalati
4 alici sott'olio
2 spicchi di aglio
1 tuorlo per spennellare la superficie della torta

Preparazione
Versare nella ciotola della planetaria l'olio e il vino. Aggiungere le farine e il pizzico di sale. 
Fare impastare e aggiustare di vino se l'impasto risultasse troppo asciutto o di farina se troppo lento.
Se non avete la planetaria potete usare un ampio ciotolone e impastare all'inizio con la forchetta e poi con le mani. Se preferite la spianatoia di legno fate la solita fontana di farina e versate all'interno i liquidi.
Il risultato deve essere un panetto liscio e sodo che farete riposare mentre preparate il ripieno.

Portate a bollore l'acqua in un'ampia pentola, versarci la scarola lavata e far andare per 5 minuti. Scolare bene.

Prendete una padella e versateci qualche giro di olio, aggiungete l'aglio e fate soffriggere lentamente. Versate nella padella le acciughe e fatele sciogliere.
A questo punto aggiungete la scarola scolata e un po' (poco) tritata. Non serve che sia sminuzzata, è sufficiente tagliare un po' le foglie che in questa verdura tendono ad essere piuttosto lunghe e larghe.

Mentre fate andare la verdura aggiungete i capperi e le olive snocciolate e spezzettate.
Fate asciugare bene il tutto e spegnete. Eliminate l'aglio.

Dividete in due l'impasto (uno leggermente più grande) e stendete due dischi. Con il più grande foderate una tortiera tonda non troppo alta di circa 24 cm.

Versate l'impasto e coprite con l'altro disco. Sigillate bene i due dischi.
Spennellate con il tuorlo sbattuto e bucherellate la superficie per evitare che si gonfi in cottura.
La spennellatura è necessaria, perché questa pasta, non avendo lieviti, in cottura resterà bianca.
Con il tuorlo invece sarà bella dorata e ci darà anche indicazioni sulla cottura.

Mettete in forno a 200° e cuocete per circa 20 minuti.
Quando la superficie e ben dorata la torta e pronta.
Far stiepidire prima di servire. È buonissima anche il giorno dopo.

sabato 5 dicembre 2015

Lenticchie e castagne

I primi freddi sono arrivati. E sono arrivate anche le castagne.
Vi propongo questa ricetta facile e saporita, che dà quel qualcosa in più ad un buon piatto di lenticchie.

Ingredienti

200 gr di lenticchie
2 spicchi di aglio
4 foglie di alloro
2 rametti di rosmarino
15/20 castagne arrostite

Preparazione

Cuocere le lenticchie.
Soffriggere in una padella aglio, alloro, rosmarino e castagne spezzettate.

Scolare le lenticchie e conservare una mestolata della loro acqua di cottura.

Versare le lenticchie nel soffritto e fare insaporire un paio di minuti.





Aggiungere un po' di acqua di cottura 
e proseguire ancora pochi minuti per amalgamare i sapori. 

mercoledì 11 novembre 2015

Lingue di gatto

Il ritorno dell'ora solare ha accorciato le giornate. Alle 17 è già quasi buio... e allora ci vuole un bel thè. E insieme al thè cosa di meglio delle golose lingue di gatto?

Ingredienti

100 gr di farina tipo 00
100 gr di burro
100 gr di zucchero a velo
4 albumi
1 bustina di vanillina

Preparazione

Lavorate con un cucchiaio di legno in una terrina il burro con lo zucchero a velo fino a ottenere un composto piuttosto gonfio e spumoso. 

Unitevi, poco alla volta, la farina setacciata insieme con la vanillina e, uno alla volta, gli albumi (non montati, ne battuti).

Trasferite l’impasto in una sac à poche con la bocchetta piuttosto piccola e liscia e formate tanti bastoncini sottili, della lunghezza di circa 6 cm, adagiandoli sul fondo di una teglia foderata con carta da forno.

Mettete la teglia in forno preriscaldato a 180°, al terzo ripiano partendo dal basso e fate cuocere le lingue  di gatto per 7-8 minuti, fino a quando il loro bordo
incomincia a colorire. 

Toglietele dalla teglia e fatele raffreddare prima di servire.

martedì 10 novembre 2015

Salsa verde

Ieri tortellini in brodo. Oggi, con il lesso, questa ottima salsa da spalmare sulla carne che, avendo dato tutto al brodo, potrebbe essere poco saporita. Buonissima anche semplicemente spalmata sul pane.
Le dosi dell'aceto non sono specificate, perchè molto dipende dal tipo di sapore che si preferisce.
Suggerisco di assaggiare man mano e in caso aumentare le dosi.
Anche per l'olio consiglio di non metterne troppo durante la frullatura degli ingredienti.
Usarne quel tanto che basta per amalgamare bene la salsa e poi aggiungerlo prima di consumarla se risultasse troppo soda.



Ingredienti
100 gr di prezzemolo 
(senza gambi)
2 spicchi di aglio 
(non troppo grossi)
1 cucchiaio di capperi dissalati
4 filetti di acciuga
olio
aceto di mele
2 fette di pancarrè




Preparazione
Bagnare con poco aceto il pancarrè e sbriciolarlo grossolanamente.
Radunare tutti gli ingredienti nel frullatore con poco olio e 1 cucchiaio di aceto.
Azionare il frullatore e aggiungere altro olio a filo e poco aceto per volta fino a giungere al sapore gradito e a una consistenza cremosa.
Far riposare e insaporire in frigorifero qualche ora.

lunedì 2 novembre 2015

Torta di carote con glassa al limone

Il produttore di verdure fresche che approvvigiona il nostro gas, produce delle buonissime carote. Però ogni tanto esagera a rifornirci... e così può capitare che nel mio frigorifero ci sia un'abbondanza di questo ortaggio e che neanche le figlie (a cui le propino spesso) riescano a smaltire l'eccesso.
Così dopo vari tentativi con diverse ricette, ho provato questa (fornita da mia suocera) e finalmente il risultato è stato notevole! Quando la porto a tavola non dura!



Ingredienti
230 gr di mandorle 
300 gr di carote
100 gr di zucchero 
100 gr di zucchero di canna
80 gr di farina bianca
4 uova
1 bustina di lievito 
1 pizzico di sale



Per la glassa
150 gr di zucchero a velo 
1 limone non trattato 
1 albume

Preparazione
Frullare finemente le mandorle. Pulire e frullare benissimo le carote. 
Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere le mandorle e le carote e mescolare bene. 
Unire il pizzico di sale, la farina e il lievito setacciati. 
Lavorare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.

Foderare uno stampo da dolce (Ø circa 24 cm) con la carta da forno e versarci dentro il composto.
Infornare a 160° per 10 minuti, alzare a 180° e cuocere ancora per circa 25 minuti (controllare la cottura con uno stuzzicadenti).

Nel frattempo preparare la glassa. Montare a neve fermissima l’albume, aggiungere lo zucchero a velo e amalgamare bene. 
Aggiungere la scorza grattata del limone e due cucchiaini del succo. Far riposare in frigo una quindicina di minuti.

Sfornare la torta, farla raffreddare e quindi spalmare la glassa.

lunedì 26 ottobre 2015

Cavolo cappuccio con la pancetta

È arrivato l'autunno! E con questa bellissima stagione sono arrivate anche le brassicacee (cavoli in tutte le salse!), che tanto fanno bene alla nostra salute!
Questo che vi propongo è un contorno poco impegnativo, ma di sicuro risultato. Bisogna solo avere l'accortezza di seguire attentamente la cottura in forno.


Ingredienti
1/2 cavolo cappuccio
1 fetta di pancetta stesa
olio
sale


Preparazione
Affettate finemente il cavolo cappuccio e adagiatelo in una teglia foderata con la carta da forno.
Irrorate con un generoso filo di olio e con un pizzico di sale. 
Mescolate bene (io uso le mani). 
Fate a listarelle la fetta di pancetta e distribuitela sopra il cavolo e lì lasciatela.
Deve rimanere sopra il cavolo per potersi tostare in cottura.



Scaldare il forno a 170° ventilato (180° se statico). Quando il forno è a temperatura, cuocere per 15 minuti.

Estrarre la teglia, dare una bella girata agli ingredienti e continuare la cottura per altri 10 minuti.
Ogni forno ha i suoi tempi, quindi suggerisco la prima volta, di controllare la cottura a vista.

È normale (e anzi è auspicabile) che qualche ricciolo esterno di cavolo si tosti e diventi marrone, così come si tosti la pancetta, ma non devono assolutamente bruciare.

sabato 24 ottobre 2015

Pane al sesamo

Il pane fatto in casa è buonissimo. Per una buona riuscita, bisogna prendere pratica senza lasciarsi demoralizzare se le prime volte non riesce bene come vorremmo.
Come in tutte le ricette, si acquisisce esperienza e magari dopo un po' si cominciano a fare variazioni in base ai propri gusti. 
Per quanto riguarda la farina, io consiglio quelle integrali o bianche 0. Non le 00 che sono troppo cariche di glutine e mangiate troppo spesso non fanno bene alla salute.
Le farine integrali sono anche più saporite. Comunque per avere una buona lievitazione consiglio di mescolare metà 0 e metà integrale.
Per il lievito, io uso il lievito madre in polvere che si può acquistare nei negozi di prodotti biologici. Si tratta di una base di lievito madre essiccato con una piccolissima percentuale di "attivatore" (lievito di birra). Necessita di circa 2/3 ore di lievitazione ed è un ottimo compromesso tra il lievito di birra e la pasta madre. 
Il malto d’orzo (o il miele) aiuta la lievitazione soprattutto se si usano farine integrali (con poco glutine).
Anche per i semi di sesamo, si può decidere di metterli solo sopra o altrimenti mescolarli all'impasto.

Filoncini cotti sulla teglia con semi di sesamo
solo in superficie
Ingredienti

400 ml di acqua 
1 cucchiaino e 1/2 (da caffè) di sale 
3 cucchiai di olio 
720 gr di farina circa
lievito madre in polvere (seguire il dosaggio consigliato sulla confezione)
15 gr di malto d’orzo o 1 cucchiaio di miele
50/70 gr semi di sesamo 


Preparazione
Per il primo impasto e la prima lievitazione usare una planetaria con gancio per impasti duri. In alternativa impastare a mano sulla spianatoia di legno.

Planetaria: Inserire gli ingredienti nella ciotola (prima i liquidi) e controllare le prime fasi dell’impasto. Aggiustare di farina se risultasse poco consistente o aggiungere poca acqua se troppo secco. Il grado di assorbimento dell'acqua varia da farina a farina. Fare impastare alla macchina almeno 15 minuti. Il risultato deve essere un bel panetto liscio e sodo leggermente appiccicoso. Ma non deve rimanere incollato alle pareti della ciotola.

Impasto a mano: Formare una fontana di farina, praticare un buco al centro e versando gli ingredienti, girare con una forchetta all’inizio e successivamente impastare con le mani almeno 15 minuti. Tenere da parte un mucchietto di farina con cui spolverare le mani in caso l’impasto diventasse appiccicoso.

Fatto il panetto, metterlo in un'ampia ciotola (quella della planetaria stessa, se l'avete usata), coprirlo con un panno asciutto, uno umido e per ultima una copertina: Sistemare l’impasto vicino ad un termosifone o dentro al forno a 30 gradi. Far lievitare per due ore o comunque fino al raddoppio delle dimensioni.

Dopo la prima lievitazione, appoggiare l’impasto sulla spianatoia o fare reimpastare alla planetaria, versando altra farina per evitare di far appiccicare l’impasto alla tavola, alle mani o (se si usa la planetaria) al contenitore. Questo è il momento di mettere i semi di sesamo se avete deciso di mescolarli all'impasto. Continuare ad impastare per circa 10 minuti. 

Se si usa la planetaria a questo punto bisogna trasferire l'impasto sulla spianatoia di legno. Formare 2 panetti dandogli la forma tipo filoncino. Se non avete aggiunto i semi in fase di impasto, spennellare i due pani con un poco di acqua e rigirarli nei semi di sesamo. 

Quindi metterli su una teglia con carta da forno, uno accanto all’altro lasciando lo spazio necessario per farli crescere. 
Si possono anche accomodare in due forme da plum cake (sempre foderate con carta da forno).
Praticare 2-3 incisioni su ognuno. Spolverare leggermente la superficie con un po' di farina e far lievitare per un’altra ora sempre coperti dal panno asciutto, quello umido e la copertina. Sempre vicino al termosifone o dentro al forno a 30 gradi.


  Un filoncino cotto in forma da plum cake, con semi
di sesamo mescolati all'impasto  
Quando i filoncini saranno raddoppiati, se avete usato il forno per la lievitazione, tirarli fuori lasciandoli sempre ben coperti e tenendoli lontani da fonti di freddo. 
Accendere il forno alla massima potenza (250° ventilato) e quando arriva a temperatura infornare mettendo la teglia (o le due forme da plum cake) al terzo ripiano (dal basso) per 5 minuti. 
Passato questo tempo aprire il forno, far uscire l’umidità e abbassare a 200°. Portare il pane al secondo ripiano. Lasciare aperta la porta del forno fino ad accensione della spia. Quindi richiudere lo sportello e continuare la cottura per altri 20 minuti. Verificare il colore del fondo (ben dorato). 
Se avete usato le forme da plum cake gli ultimi 5 minuti vanno fatti cuocere estraendoli dalle loro forme e mettendoli direttamente sulla griglia. Questo per far colorire anche i bordi che altrimenti resterebbero pallidi.

Quindi alla fine, tirare fuori il pane e lasciarlo raffreddare su una griglia, avvolto in un canovaccio pulito.

giovedì 22 ottobre 2015

Succo di pera

Buonissimo. Talmente buono che dopo aver bevuto il succo fatto in casa non riuscirete più a bere quelli comprati! 
Ho acquistato le pere al nostro GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) e ho deciso quindi, di cimentarmi con il succo. Un po' per smaltire l'eccesso di pere, un po' per avere qualcosa di genuino e sostanzioso per le merende. La resa della ricetta è di 2 bottiglie da un litro.
Per versare con comodità e per la loro forma un po' bassa e larga, è preferibile usare bottiglie a collo largo con tappo a vite quattro stagioni come nella foto.

Ingredienti
1,5 kg di pere mature
200 gr di zucchero
1 limone grande (o due piccoli)
750 ml di acqua

Preparazione
Pulite le pere e fatele a pezzetti. Versatele in una pentola dal fondo spesso e fate cuocere fino a quando saranno abbastanza morbide per essere frullate o passate (circa 15 minuti).

In un pentolino portare a bollore l'acqua e scioglierci lo zucchero con il succo del limone filtrato. Far bollire piano per 3-4 minuti.
Dopo aver passato o frullato le pere, aggiungere lo sciroppo di acqua e zucchero e mescolare bene.

Imbottigliare, chiudere bene con i tappi a vite. 
Se non si riesce a riempire tutte e due le bottiglie (a volte succede, come a me questa volta, perchè c'erano più scarti del solito) aggiungere un po' di acqua fino a riempirle. Si può fare, perchè queste dosi danno un succo molto corposo. 
Se invece lo si preferisce denso, pastorizzatene solo una e mettete l'altra in frigo da consumare in tempi brevi (brevissimi da quanto è buono!).

Far pastorizzare per 20 minuti circa. Io uso una pesciera, mettendo le bottiglie sdraiate sul fondo. Far raffreddare le bottiglie quindi estrarle dalla pentola. Conservare in luogo fresco. Una volta aperte le bottiglie si conservano in frigo per diversi giorni.

martedì 20 ottobre 2015

Zucca al forno facile

La zucca si presta a diverse preparazioni, ma questa è quella che preferisco. Ed è anche facile da fare, gustosa e salutare.


Ingredienti
4 fette di zucca Butternut
olio
sale
pepe
pangrattato
rosmarino fresco

Preparazione
Affettare quattro fette di zucca alte circa 1,5-2 cm (meglio se dalla parte alta della zucca, quella senza semi).
Disporre le fette sulla placca foderata di carta da forno leggermente spennellata di olio.
Condire le fette con un pizzico di sale, una spolverata di pepe, qualche ciuffetto di rosmarino e un filo di olio. Coprire con una spolverata di pangrattato.
Infornare a 180° per 15/20 minuti e comunque fino a che la zucca non risulti morbida alla prova con una forchetta.

giovedì 24 settembre 2015

Marmellata di cipolle rosse

Questa è una ricetta che mi ha dato mia sorella. Le cipolle più indicate sono quelle di Tropea, ma in mancanza si possono usare anche altre cipolle rosse.
Il risultato è molto gustoso e si abbina perfettamente ai formaggi saporiti. 

Ingredienti
1 kg di cipolle rosse di Tropea
1 foglia di alloro grande
200 gr di zucchero
200 gr di zucchero di canna
4 cucchiai di aceto di mele
Gelificante tipo pectina o agar agar 
(seguire le istruzioni del prodotto che si usa)

Preparazione
Fare a pezzettoni le cipolle e far cuocere a fuoco basso, con la foglia di alloro, in una pentola con fondo spesso.

Quando sono ben cotte, togliere l'alloro e frullare con un frullatore a immersione (o se si preferisce passarle al passaverdura).
Aggiungere l'aceto, lo zucchero e il gelificante.
Girare bene e far cuocere per 5 minuti finchè non sia ben sciolto lo zucchero.

Usare barattoli piccoli per la conservazione. 
Con le dose di questa ricetta si ottengono i 4 barattoli della foto più un altro mezzo.
Riempirli, chiuderli bene e metterli in una pentola d'acqua che li copra bene. 
Far bollire almeno 20 minuti.

giovedì 10 settembre 2015

Pomodori secchi sott'olio

Questa estate è stata ricca di conserve. La natura ha elargito a piene mani i suoi frutti e io ne ho approfittato per fare diverse marmellate e un liquore.
Per i pomodori invece mi sono affidata al mercato. Ne trovo sempre di buoni e invitanti, già secchi, pronti per essere preparati. 
Le quantità dei condimenti sono indicative, perché molto dipende dai gusti personali; c'è chi non ama l'aglio e chi adora le acciughe o i capperi. Quindi la regola è che non c'è regola, ma solo il proprio gusto. Procediamo.


Ingredienti
800 gr di pomodori secchi 

1 litro di aceto bianco
4 acciughe
2 cucchiai di capperi sotto sale dissalati
3 agli a fettine
2-3 pizzichi abbondanti di origano
Olio extravergine di oliva

Preparazione
Bollire i pomodori in 1litro di acqua e 1 litro di aceto per tre minuti. I pomodori devono essere tutti coperti da liquido.
Se non si ama il gusto dell'aceto di vino, si possono far bollire in aceto di mele senza però aggiungere l'acqua. Questo perché l'acidità dell'aceto di mele è molto bassa e per una successiva buona conservazione serve un'acidità più alta.

Scolare e stenderli su un canovaccio pulito. Tamponare con carta per togliere l'eccesso di acqua. Lasciarli asciugare tutta la notte coperti con un telo.

La mattina dopo rovesciare i pomodori in un'ampia scodella. Condire con olio abbondante, le acciughe (tritate), i capperi, l'aglio (a fettine) e l'origano. 

Mettere nei barattoli intervallando con due o tre foglie di alloro. Schiacciare bene per fare uscire l'aria e ricoprire con olio.

Quindi procedere alla pastorizzazione. Mettere i barattoli ben chiusi a mollo in acqua fredda che li deve ricoprire bene; far bollire per almeno 20 minuti.

Per maggiori informazioni sulla pastorizzazione ho trovato questo esauriente 
link. Ci sono diverse notizie che ho trovato interessanti e utili.

lunedì 23 febbraio 2015

Meringhe

Vi avanzano delle chiare d'uovo (avete fatto, ad esempio, la crema)? 
Sono li che girano in frigo da un po' di giorni e non sapete proprio cosa farci? 

Allora è venuto il momento di fare le meringhe. 
Il trucco per una buona riuscita è tutto nella cottura, che deve essere lunga e a bassa temperatura. 



Ingredienti
100 gr di albumi
200 gr di zucchero
1 pizzico di sale

Preparazione

Montare gli albumi (freddi di frigorifero) molto a lungo, con il pizzico di sale e la metà dello zucchero. 

Continuare a montare con il restante zucchero. Il composto deve risultare sodo, gonfio e lucidissimo. 


Usare la tasca da pasticciere con una bocchetta grande, per formare delle piccole meringhe. 

Infornare a 100° per 90 minuti. Spegnere e lasciare le meringhe ad asciugare nel forno spento. 

Consumare il giorno dopo.

domenica 11 gennaio 2015

Piadine

Ho avuto il forno fuori uso per un paio di settimane, quindi niente pane! In compenso ho scoperto che le piadine sono facili da fare e in casa hanno gradito tantissimo (soprattutto le ragazze). Quindi ecco qua una facile alternativa al pane. 
Per il web girano diverse ricette che incorporano all'impasto grassi animali (strutto o burro). Io ho preferito evitare questo ingrediente. E il risultato non mi ha delusa.
Necessaria, per la cottura, una padella da crepes (piatta).

Ingredienti
(per circa 6-7 piadine 
di diametro di 20-22 cm)

400 gr di farina
(io ho usato 50% bianca di farro e 50% integrale sempre di farro)

2 cucchiaini di lievito madre di frumento in polvere (nei migliori negozi bio), in alternativa può andare bene anche 1 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di sale fino
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
250 ml di acqua ben calda

Preparazione
Se avete la macchina del pane: inserite tutti gli ingredienti (prima quelli liquidi) e fate impastare per 1/2 ora. 

Se impastate a mano: mettere la farina in una bella ciotola grande, fare una fontana e inserire gli altri ingredienti, stando attenti a non far accostare lievito e sale (il sale inibisce il lievito).
Per ovviare io metto per primo il sale e copro con un po' di farina. Poi vado con gli altri ingredienti.
Impastare fino a formare una bella palla liscia e soda.

Se l'impasto risultasse troppo morbido, aggiungere un po' di farina. Viceversa aggiungere poca acqua tiepida.
Far riposare l'impasto per mezz'ora.

Disporre l'impasto sulla spianatoia ben infarinata. Senza rimpastare, stenderlo in una sfoglia di pochi millimetri (2-3) e, aiutandosi con un coperchio e un rotella taglia-pizza, fare dei dischi.
Procedere alla cottura. Far scaldare benissimo la padella. A fuoco medio basso disporci sopra la piadina e bucherellarla in superficie con una forchetta. Far cuocere circa 3 minuti. Si formeranno delle belle bolle in superficie. Girare e cuocere altri 3 minuti. 
Le prime volte controllare a metà cottura per evitare bruciature.
Ottime calde, si conservano fredde coperte dalla pellicola anche per due-tre giorni, avendo l'accortezza, prima di mangiarle, di scaldarle un po' sulla piastra o al forno.
Sono buone piegate a metà e imbottite, ma anche in sostituzione del pane.

sabato 10 gennaio 2015

Pan (non) pepato


Non è Natale se non si fanno i Pan (non) pepati, almeno in casa mia. Si tratta di un dolce tradizionale natalizio che faceva sempre la mia mamma. Lei metteva anche il pepe e la noce moscata. Io non li gradisco molto e per questo il (non)! Molto calorico (non bisogna eccedere), ma assolutamente strepitoso. 

Dopo averlo preparato si conserva per lungo tempo, basta avere l'accortezza di avvolgerlo nella pellicola e tenerlo in un posto fresco. Ma a noi non durano troppo... diciamo che in un mesetto li mangiamo tutti!
Comunque aspettare due o tre giorni, perché acquista in sapore.


Ingredienti
500 gr di uvetta sultanina gialla
250 gr di mandorle sgusciate e pelate
150 gr di pinoli sgusciati
250 gr di nocciole sgusciate
150 gr di cioccolato fondente
500 gr di miele
300 gr di farina circa
Olio
codette o palline colorate

Preparazione
Far rinvenire l’uvetta in acqua fredda. Strizzarla, tamponarla e passarla nella farina.
Setacciare bene per eliminare la farina in eccesso.


Sbriciolare grossolanamente il cioccolato. In un’ampia ciotola versare tutta la frutta secca, il cioccolato, le uvette e il miele.

Tenere a portata di mano una ciotola con la farina. Impastare con le mani versando la farina un po’ alla volta (magari facendosi aiutare, viste le condizioni delle mani!)

L’impasto deve risultare sodo. Pulirsi quindi le mani.
Preparare la placca con un foglio di carta da forno.

In un piatto versare un dito di olio e con questo ungere bene i palmi.
Con le mani così unte prendere un’ampia manciata di impasto e formare dei panetti tondi che andranno adagiati sulla placca.

Spolverare con le codette (o le palline) colorate. Infornare a 170° per circa 30 minuti.